Danni alla vista per chi pratica sport: quanto contano prevenzione e sensibilizzazione

La pratica sportiva apporta tanti benefici per la nostra salute che tutti conosciamo perfettamente.

Si tratta di benefici psico-fisici di indubbia valenza che comprendono anche una sfera di cui si parla poco: la vista.

L’esercizio aerobico, ad esempio, praticato regolarmente, comporta un aumento del flusso sanguigno che tende a ridurre lo sviluppo della cataratta e della degenerazione maculare.

Si sviluppa, inoltre, la visione a distanza sia dinamica che periferica.

Forse, però, siamo meno al corrente dei potenziali pericoli alla vista da parte di chi pratica sport senza la dovuta cura della vista.

Possibili lesione agli occhi: frequenza e prevenzione

Lo sport svolto in particolari condizioni ambientali e soggettive può comportare un rischio maggiore di lesioni agli occhi. Le lesioni oculari che si verificano annualmente sono, purtroppo, in numero sempre maggiore.

Ebbene, ben oltre il 90% di tali lesioni potrebbe essere prevenuto grazie all’utilizzo di protezioni adeguate, rappresentate da specifici mascherine e/o occhiali realizzati e personalizzati in base allo sport praticato e alla persona che li indossa. Inoltre, in caso di traumi è molto importante recarsi con sollecitudine in un centro oftalmologico per una attenta valutazione dei danni subiti.

Purtroppo, chi pratica sport tante volte tende a sottovalutare e a minimizzare i danni subiti, impedendo pertanto quella diagnosi precoce o quell’intervento tempestivo atto ad impedire che le lesioni peggiorino.

I sintomi più frequenti, oltre ai traumi, per i quali richiedere una visita sono: occhi rossi, infiammazione delle palpebre, diminuzione della vista transitoria o permanente.

Cause delle lesioni agli occhi più frequenti

Quando si pratica sport, le lesioni agli occhi più frequenti sono spesso causate da:

• Radiazioni solari. Sono particolarmente frequenti negli sport all’aria aperta, negli ambienti urbani, sull’acqua (vela, surf…), in montagna (sci, escursioni…).

Filtri UVA e UVB sono particolarmente adatti a proteggere gli occhi da raggi solari e radiazioni, aiutando nella prevenzione della cataratta e della degenerazione maculare. E’ bene scegliere i modelli che garantiscono una elevata percentuale di protezione oltre ad un buon comfort.

• Lividi o ingresso di corpi estranei. Le lesioni, in questi casi, possono variare da irritazioni o erosioni superficiali, a fratture orbitali, distacchi della retina, esplosioni oculari. La scelta degli occhiali protettivi appropriati dovrà tenere conto del comfort, dei materiali certificati, con la correzione ottica di cui si dovesse avere eventualmente bisogno.
• Agenti chimici il cloro (nelle piscine) è fra i più comuni seguito dai coloranti che vengono utilizzati nei campi di erba (calcio, golf ...) per segnare i limiti dell'area di gioco.
• Condizioni ambientali: riscaldamento e aria condizionata producono occhi asciutti. Le lacrime artificiali sono valide per chi pratica sport indoor, in quanto aiutano a mantenere l’idratazione oculare.
• Infezioni: negli sport acquatici, ma non solo. Molto importante è non indossare lenti a contatto negli sport acquatici per il rischio di infezione.
• Secchezza oculare per l’occhio esposto a particolari flussi d’aria, come quando si pratica il ciclismo o attività con motori sportivi. Normalmente questi sport sono praticati con casco, visiera e occhiali.

Per praticare qualsiasi tipo di attività in sicurezza sarebbe opportuno veicolare in tutti i miglior modi possibili una campagna di sensibilizzazione mirata a far sì che tutti provvedano a correggere i difetti refrattivi o altri problemi agli occhi, oltre a portare la necessaria protezione (occhiali protettivi, maschere appositamente progettate per sport di contatto, ecc.) prima di darsi al sano svolgimento di una pratica sportiva.